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Come usare le fibre di cheratina per nascondere il diradamento: guida pratica e risultati naturali

Come usare le fibre di cheratina per nascondere il diradamento: guida pratica e risultati naturali - pondot. It

Le fibre di cheratina sono uno dei metodi più semplici e immediati per camuffare il diradamento e ritrovare l’aspetto di una chioma più piena, senza interventi invasivi e senza cambiare routine. In questa guida impari a sceglierle, applicarle correttamente e integrarle con i trattamenti tricologici per massimizzare il risultato.

Cosa sono e perché funzionano

Le fibre di cheratina sono micro-particelle leggere che si ancorano elettrostaticamente ai capelli esistenti, addensandoli visivamente e riducendo la percezione delle aree diradate. La cheratina è la stessa proteina strutturale di cui è composto il capello: per questo l’effetto risulta naturale alla vista e al tatto. In pratica, le fibre riempiono gli spazi tra i fusti e “colorano” otticamente il cuoio capelluto che traspare nelle zone più rade, migliorando subito la densità percepita.

Il vantaggio principale è la rapidità: bastano pochi minuti per ottenere un look più pieno, reversibile con lo shampoo. A differenza di spray pigmentati troppo coprenti o polveri pesanti, le fibre di qualità restano leggere, non ungono e seguono il movimento dei capelli, risultando discrete anche alla luce diretta.

Approfondimento: la cheratina è una proteina fibrosa strutturale che costituisce il capello. Vedi voce “Cheratina” su Wikipedia.

Quando usarle (e quando no)

  • Ideali su diradamento lieve-moderato, stempiature iniziali, scriminature ampie e piccoli vuoti localizzati.
  • Perfette per eventi, video, foto, appuntamenti di lavoro o quotidianità: l’effetto è immediato e modulabile.
  • Sconsigliate se l’area è completamente glabra (assenza di capelli su cui ancorarsi) o in caso di cuoio capelluto molto desquamato/untuoso non trattato.

Nota bene: le fibre non curano la causa della caduta. Sono un cosmetico di camuffamento che lavora sul risultato estetico. Per il piano di prevenzione e mantenimento serve una routine dedicata (vedi sotto).

Come scegliere il colore e la resa

La regola d’oro è partire dal colore della radice, non dalle lunghezze ossidate o schiarite. Se sei indeciso tra due tonalità, scegli quella leggermente più scura: definisce meglio la densità lungo la scriminatura. Puoi anche mixare due colori per ottenere la nuance perfetta (es. castano medio + castano scuro).

Per una resa naturale:

  • Match cromatico: abbina colore della fibra a quello delle radici appena cresciute.
  • Granulometria: preferisci fibre sottili, si fondono meglio e non fanno “effetto gesso”.
  • Fissaggio leggero: una lacca specifica aiuta ad aumentare la tenuta senza irrigidire.

Applicazione passo-passo (5 minuti)

  1. Asciuga e prepara i capelli. Devono essere asciutti e pettinati nella direzione voluta. Evita gel o cere prima: riducono l’adesione elettrostatica.
  2. Agita e dosa. Avvicina il flacone a 5–10 cm dall’area diradata. Applica poco prodotto per volta: è più facile aggiungere che togliere.
  3. Tecnica “puntuale”. Concentrati su scriminatura e frontali: piccoli tocchi, movimenti brevi. Per aree più ampie, usa un applicatore a pompetta (se disponibile) per maggiore precisione.
  4. Integra con pettine a denti larghi o con le dita, per distribuire uniformemente e accompagnare le fibre lungo i fusti.
  5. Fissa con uno spray dedicato (o lacca leggera) tenendo 20–25 cm di distanza. Migliora durata e resistenza all’umidità.
  6. Rifinisci. Rimuovi gli eccessi dalle tempie o dall’attaccatura con una salvietta asciutta o un pennellino.

Rimozione: basta lo shampoo. Consiglio: esegui un double cleansing delicato (due passaggi di shampoo leggero) se hai usato molto prodotto o lacca.

Errori comuni da evitare

  • Troppo prodotto: crea accumulo visibile e riduce la naturalezza. Inizia “low & slow”.
  • Colore sbagliato: un tono troppo caldo o troppo scuro rispetto alla radice risalta. Fai prove alla luce naturale.
  • Capelli umidi: l’umidità impedisce l’adesione elettrostatica. Asciuga sempre prima.
  • Prodotti styling prima: cere/gel o oli prima delle fibre ne riducono la presa. Usa styling dopo, e con mano leggerissima.

Come integrarle in una routine tricologica

Le fibre rendono subito, ma la qualità del risultato cresce se le abbini a una routine che rinforza cuoio capelluto e fusto. Un approccio tipico include:

  • Detersione mirata: shampoo delicati o specifici (es. per cute sensibile, seborrea o forfora) per mantenere il cuoio capelluto pulito e reattivo.
  • Lozioni e sieri: formule rinforzanti per il microambiente del follicolo e la qualità delle lunghezze.
  • Integratori: quando indicati e su suggerimento del professionista, per supportare i fabbisogni nutrizionali.

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FAQ veloci

Le fibre macchiano o cadono sulla cute?
Se applicate correttamente su capelli asciutti e fissate con spray leggero, restano ancorate ai fusti. Rimuovi eventuali eccessi lungo l’attaccatura durante la rifinitura.
Posso usarle con pioggia o sudore?
La tenuta è buona nella vita quotidiana. Per allenamenti intensi o pioggia prolungata, preferisci un fissaggio dedicato e porta con te un mini flacone per ritocchi.
Compatibili con trattamenti curativi?
Sì, poiché le fibre sono cosmetiche e si rimuovono con lo shampoo. Applica prima le terapie topiche prescritte, lascia assorbire, poi usa le fibre.
Servono su alopecia avanzata?
Danno il meglio quando c’è ancora capello residuo a cui ancorarsi. In totale assenza, l’efficacia estetica cala: valuta alternative o consulto specialistico.

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Dove acquistare e link utili

Linea Tricologica per Barbieri

Cos’è la cheratina (Wikipedia)

Avvertenze: le informazioni hanno finalità divulgativa e non sostituiscono il parere medico. In caso di caduta improvvisa o problemi del cuoio capelluto, consulta un professionista.

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